lunedì 23 febbraio 2009

concorsi pubblici per educatori negli asilo nido

Con il diploma di operatore servizi sociali o Tecnico dei servizi sociali si può partecipare ai concorsi pubblici per educatori negli asilo nido.
Per avere un’idea delle prove da sostenere è possibile consultare (e provare a rispondere) i quiz somministrati al concorso al Comune di Roma, all’indirizzo internet:
http://www.mininterno.net/beginc.asp?idc=38
I quesiti di diritto sono quelli dal n.3501 al n.3976.

Per conoscere i concorsi che via via vengono indetti è possibile consultare il seguente indirizzo internet:
http://www.comune.prato.it/concorsi/

sabato 7 febbraio 2009

DOMANDE IV TSS SU REGIONI ED ENTI LOCALI CON RISPOSTE

1) Cos’è la Regione e quali poteri di autonomia possiede?
La Regione è un ente territoriale dotato di autonomia politica (cioè possibilità di decidere obiettivi da perseguire e mezzi per raggiungerli), autonomia statutaria (potere di scrivere il proprio Statuto) autonomia legislativa (potere di fare leggi nelle materie di propria competenza), autogoverno (cioè il fatto di essere governato da organi eletti dal popolo della regione stessa), autarchia (cioè la possibilità di emanare atti amministrativi con lo stesso valore di quelli statali), autonomia finanziaria (tributaria e di bilancio, cioè la possibilità di decidere come gestire le proprie entrate e le proprie spese), autonomia amministrativa (potere di scegliere in concreto come attuare le norme in pratica).in Italia ci sono 20 Regioni, di cui 5 a Statuto speciale.
2) Come è suddiviso il potere legislativo tra Stato e Regioni?
Il potere di fare leggi è così suddiviso in base all’art. 117 Cost.: lo Stato può legiferare solo in alcune materie espressamente riservate allo Stato stesso ed elencate all’art. 117 Cost. comma 2 Pur essendo poche, queste materie sono le più importanti (per esempio, rapporti civili, giustizia penale e civile, politica economica), quindi lo Stato conserva molto potere. Ci sono poi materie in cui possono fare leggi sia lo Stato sia le Regioni (per questo vengono dette “a legislazione concorrente”) anche queste materie sono espressamente elencate all’art. 117 comma 3. Infine le materie che non sono né tra quelle elencate dello Stato, né tra quelle elencate tra le materie concorrenti Stato – Regioni, sono di competenza esclusiva delle regioni (es. commercio): si tratta di materie dette “residuali” perché sono quelle che rimangono dopo aver tolto quelle di competenza statale e quelle a legislazione concorrente.
3) Quali sono le Regioni a Statuto speciale? In cosa sono diverse dalle altre Regioni?
Le Regioni a Statuto speciale sono 5: Sicilia, Sardegna, Trentito Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta. Rispetto alle altre regioni, queste 5 hanno maggiori poteri di autonomia specificati nei rispettivi Statuti che sono approvati con legge costituzionale statale perché derogano allo disciplina che la Costituzione detta per le altre regioni.
4) Cos’è lo Statuto regionale? E cosa sono gli Statuti degli enti locali? Sono fonti primarie o secondarie? Cosa comporta essere una fonte primaria oppure una fonte secondaria?
Lo Statuto regionale è un atto normativo di livello primario (cioè è sottoposto solo alla Costituzione) in cui sono disciplinati i principi e le regole fondamentali di funzionamento e organizzazione della Regione. Anche gli Statuti provinciali e comunali contengono le regole fondamentali di funzionamento e organizzazione rispettivamente di province e comuni, ma sono fonti secondarie, devono cioè rispettare anche le fonti primarie e non solo la Costituzione.
5) Che differenza c’è tra potere normativo e potere legislativo? Quali enti che conosci possiedono il primo e quali il secondo?
Il potere legislativo è il potere di fare leggi, cioè atti normativi di livello primario, sottoposte solo alla Costituzione: in Italia questo potere è posseduto solo da Stato e Regioni. Il potere normativo è invece quello di fare norme ed è posseduto da più enti: Stato, Regioni, ma anche Province, Comuni, ASL, Scuole ecc. anche questi enti, infatti, fanno norme (esempio regolamento scolastico) però si tratta di regolamenti e non di leggi, cioè fanno norme di livello secondario.
6) Cosa sono e quali autonomie hanno Comuni e Province? Quali caratteri specifici distinguono la Provincia dai Comuni?
Province e Comuni si somigliano: entrambi sono enti territoriali dotati di autonomia di indirizzo politico, autonomia statutaria, autonomia regolamentare, finanziaria, amministrativa, autogoverno e autarchia, ma la Provincia opera in un’area più vasta e con maggiori poteri di programmazione e coordinamento.
7) Cosa significa autonomia di indirizzo politico? Quali enti conosci che la possiedono?
Autonomia di indirizzo politico significa autonomia di scegliere gli obiettivi da perseguire e mezzi con cui raggiungerli: Regioni, Province, Comuni hanno autonomia di indirizzo politico, nel senso che, nelle materie di propria competenza possono fare scelte in parte diverse da quelle prese dallo Stato, anche se devono sempre comportarsi fra loro secondo il principio di leale collaborazione.
8) Cosa significa autarchia e cosa significa autogoverno? Quali organi che conosci li possiedono?
Autogoverno è il potere che Regioni, Province e Comuni hanno di essere governati da organi eletti dalla propria comunità di riferimento (infatti Presidente regionale, Presidente provinciale, Sindaco, Consiglio regionale, provinciale, comunale, Giunta regionale, provinciale, comunale sono scelti in modo diretto - Consiglio, Presidenti regionale e provinciale e Sindaco - o indiretto – Giunte - dalla popolazione regionale, provinciale, comunale); autarchia è la possibilità di emanare atti amministrativi con lo stesso valore di quelli statali: in pratica è la possibilità di operare su un piano di superiorità rispetto ai cittadini comuni: la possiedono Regioni, Province, Comuni, ma anche tanti altri enti pubblici esempio la scuola, l’università, la ASL ecc.
9) Quali sono i principali settori di intervento della Provincia e del Comune?
I principali settori di intervento della Provincia sono: tutela dell’ambiente e del paesaggio, gestione del territorio; sistema idrogeologico; beni culturali; sport; istruzione professionale; turismo, viabilità e trasporti provinciali. Quelli del Comune: servizi sociali, gestione del territorio dal punto di vista urbanistico ed edilizio, sviluppo economico (industria, artigianato, commercio e turismo); viabilità e trasporti locali.
10) Quali sono gli organi del Comune, come sono eletti e che funzioni hanno?
Gli organi del comune sono 3:
Sindaco, eletto a suffragio universale dal popolo del comune ogni 5 anni. Rappresenta il Comune è l’organo di vertice del potere esecutivo e dirige la politica comunale.
Giunta comunale: è l’organo esecutivo, formato dal Sindaco e da circa 10 persone nominate e revocate dal Sindaco stesso.
Consiglio comunale: è formato da consiglieri eletti a suffragio universale dal popolo del comune ogni 5 anni. Svolge funzioni di indirizzo politico, di approvazione dei regolamenti comunali (es. regolamento urbanistico) e di approvazione di progetti e programmi e del bilancio.
11) Quali sono gli organi della Provincia, come sono eletti e che funzioni hanno?
Gli organi della Provincia sono 3:
Presidente della Provincia, eletto a suffragio universale dal popolo della provincia ogni 5 anni. Rappresenta la Provincia; è l’organo di vertice del potere ’esecutivo e dirige la politica provinciale.
Giunta provinciale: è l’organo esecutivo, formato dal Presidente della Provincia e da circa 10 persone nominate e revocate dal Presidente della Provincia stesso.
Consiglio provinciale: è formato da consiglieri eletti a suffragio universale dal popolo della provincia ogni 5 anni. Svolge funzioni di indirizzo politico, di approvazione dei regolamenti provinciali e di approvazione di progetti e programmi e del bilancio.
12) Quali sono gli organi della Regione, come sono eletti e che funzioni hanno?
Gli organi della Regione sono 3:
Presidente della Regione, eletto a suffragio universale dal popolo del comune ogni 5 anni. Rappresenta la Regione; è l’organo di vertice del potere ’esecutivo e dirige la politica regionale.
Giunta provinciale: è l’organo che detiene il potere esecutivo, compreso il potere di fare REGOLAMENTI; è formato dal Presidente della Regione e da circa 10 – 15 persone nominate e revocate dal Presidente della Regione stesso. La Giunta ha l’iniziativa legislativa regionale (cioè propone al CONSIGLIO le leggi da approvare) e predispone il bilancio che dovrà poi però essere approvato dal Consiglio..
Consiglio regionale: è formato da consiglieri eletti a suffragio universale dal popolo della provincia ogni 5 anni. Svolge funzioni di indirizzo politico, di approvazione delle LEGGI regionali e di approvazione di progetti e programmi e del bilancio.
13) Cosa significa personalità giuridica e quali enti che conosci la possiedono?
La personalità giuridica è la caratteristica delle organizzazioni collettive e degli enti pubblici e privati di essere considerati soggetti del diritto, titolari di propri diritti e doveri. La “persona giuridica” è quindi un ente astratto (esempio La scuola, il Comune, lo Stato, una Associazione, ecc.) che agisce tramite persone fisiche che agiscono in suo nome e suo conto (es. Il Preside è un organo della persona giuridica scuola, il Sindaco un organo della persona giuridica Comune, il Presidente della Repubblica un organo della persona giuridica Stato ecc.)
14) Cosa significa che il Sindaco è in alcuni casi organo dello Stato? E quali sono i principali casi in cui il Sindaco è organo dello Stato?
In alcuni casi il Sindaco, che di solito agisce in nome e per conto del Comune, invece agisce in nome e per conto dello Stato. Si tratta dei seguenti casi:
Stato civile (es. celebrazione matrimoni)
Anagrafe (registri di nascita e di morte)
materia elettorale (es. certificati elettorali)
Leva militare
rilevazione dati statistici
ordine pubblico e sicurezza pubblica
15) Che differenza c’è tra Government e Governance?
Entrambe sono situazioni in cui più soggetti sono coinvolti in una decisione da prendere; la differenza è che in una situazione di Government uno dei soggetti può imporre la sua volontà, mentre in una situazione di Governance i soggetti sono tendenzialmente su un piano di parità e quindi devono negoziare per concordare una decisione condivisa.
16) Cosa sono e a cosa servono la Conferenza Stato – Regioni, la Conferenza Stato città - autonomie locali e la Conferenza Unificata?
Sono riunioni in cu si ritrovano per discutere e decidere su problemi che riguardano contemporaneamente più enti, rispettivamente il Presidente del Consiglio dei Ministri e i Presidenti delle Regioni (Conferenza Stato – Regioni) ; il Presidente del Consiglio dei Ministri e i rappresentanti dei Comuni e delle Province (Conferenza Stato – Città .- autonomie locali); ed infine il Presidente del Consiglio dei Ministri, i Presidenti delle Regioni e i rappresentanti dei Comuni e delle Province (Conferenza unificata).
17) Cosa si intende con principio di sussidiarietà verticale e orizzontale?
Si tratta di principi che regolano l’attribuzione delle funzioni amministrative: la sussidiarietà verticale è il principio in base al quale le funzioni amministrative devono essere assegnate alla competenza dell’ente più vicino ai cittadini, cioè il Comune; mentre la sussidiarietà orizzontale è il principio in base al quale Stato, Regioni ed enti locali devono favorire l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, cioè in pratica devono valorizzare l’esperienza ed il contributo di cooperative sociali, associali di volontariato ecc..
18) Cosa si intende con principio di adeguatezza e differenziazione?
Si tratta di principi ulteriori che regolano l’attribuzione delle funzioni e si combinano con quello di sussidiarietà. Il principio di adeguatezza è quel principio in base al quale le funzioni amministrative devono essere affidate all’ente più vicino ai cittadini in grado di svolgerle in modo adeguato, quindi se il Comune non è in grado sarà necessario attribuire le funzioni ad un altro ente, cercando però di allontanarsi il meno possibile dai cittadini.
Il principio di differenziazione è quel principio in base al quale le funzioni amministrative devono essere distribuite fra i vari livelli di governo tenendo conto delle specifiche situazioni demografiche, economiche, sociali: in pratica il principio conferma la possibilità che possano esistere situazioni differenziate in cui per esempio ad alcuni Comuni vengono attribuite certe funzioni ed ad altri Comuni le stesse funzioni NON sono invece attribuite.
19) Perché si dice che il principio di sussidiarietà combinato con quello di adeguatezza e differenziazione funziona come “un ascensore” tra livelli istituzionali?
Perché se un ente non è in grado di risolvere e gestire un problema, la competenza di quel problema sarà “trasportata” ad un altro ente più adeguato, cercando di allontanarsi dai cittadini solo quanto necessario.
20) Cosa si intende con principio di leale collaborazione?
E’ quel principio in base al quale gli enti pubblici coinvolti in una decisione devono cooperare tra loro per trovare una soluzione condivisa e più in generale devono rapportarsi tra loro in modo corretto e collaborativo.
21) In cosa consiste il potere sostitutivo del Governo di cui all’art. 120 Costituzione? In quali casi può essere utilizzato?
Anche se per l’art. 114 Cost. Comuni, Province, Regioni, Stato sono su un piano di parità, tuttavia la Costituzione riserva allo Stato dei poteri speciali a tutela della unitarietà dell’ordinamento e per far fronte a casi particolarmente gravi.
Infatti l’art. 120 Cost. prevede che Il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Province e dei Comuni nel caso di mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria oppure di pericolo grave per l'incolumità e la sicurezza pubblica, ovvero quando lo richiedono la tutela dell'unità giuridica o dell'unità economica e in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, prescindendo dai confini territoriali dei governi locali. “ Tutto ciò “nel rispetto del principio di sussidiarietà e del principio di leale collaborazione”.
22) Può lo Stato sciogliere i Consigli regionali, provinciali e comunali e revocare Presidenti di Regione, di Provincia e Sindaci?
Sì, ma solo, per i gravi motivi precisati dalla Costituzione (per le Regioni, vedi art. 126) o dalla legge (per Comuni e Province vedi art. 141 TUEL), fra cui, per esempio, gravi violazioni della Costituzione, gravi e persistenti violazioni di leggi, gravi motivi di ordine pubblico, impossibilità di funzionamento, infiltrazioni mafiose.
23) Chi è e cosa fa il Prefetto?
Il Prefetto è un organo STATALE, che opera in ogni provincia italiana. Ha importanti compiti in materia di ordine pubblico, sicurezza ed incolumità pubblica. Svolge anche funzioni di raccordo e di scambio reciproco di informazioni tra Stato e Comuni e Province. Il Prefetto del Capoluogo di Regione svolge funzioni di raccordo e scambio reciproco di informazioni anche tra Regione e Stato.
24) Che differenza c’è tra amministrazione diretta statale e indiretta statale?
L’Amministrazione diretta statale è quella svolta dagli organi dello Stato cioè dai soggetti che agiscono in nome e per conto dello Stato inteso Ente, cioè come persona giuridica (per. esempio il Presidente del Consiglio, il Prefetto ecc.). Poiché però, oltre allo Stato, esistono anche altri enti, dotati di una propria personalità giuridica, che perseguono gli interessi pubblici, come gli enti territoriali Regioni, Province e Comuni e come altri enti per esempio ASL, Camere di Commercio, Università, INPS, INAIL ecc. si dice che questi altri enti costituiscono l’amministrazione indiretta statale, perché, anche se autonomi, sono pur sempre stati creati dallo Stato stesso per perseguire meglio gli obiettivi generali.
25) Quali sono i principali organi di amministrazione diretta statale?
I principali organi di amministrazione diretta statale sono:
per l’amministrazione ATTIVA: il Governo, il Prefetto, Il Sindaco quando agisce come organo dello Stato;
per l’amministrazione CONSULTIVA: il Consiglio di Stato
per l’amministrazione di CONTROLLO: la Corte dei Conti
26) Cos’è il Referendum?
Il referendum è una consultazione popolare nella quale il popolo viene chiamato, NON ad eleggere i propri rappresentanti, ma a pronunciarsi direttamente con il voto, su una determinata questione scegliendo fra due possibili soluzioni opposte.
A livello nazionale è previsto dall’art. 75 Costituzione e può essere solo abrogativo cioè volto ad eliminare una norma esistente; esempio, nel 1974 gli italiani furono chiamati a decidere se abrogare o meno la legge del 1970 con la quale era stato introdotto in Italia il divorzio.
Il Referendum è uno strumento di democrazia popolare diretta perché il popolo viene chiamato ad esprimersi in modo diretto, senza intermediari.
Il Referendum esiste anche a livello regionale, comunale e provinciale, secondo quanto disposto dagli statuti comunali, provinciali, regionali. I Referendum regionali, provinciali, comunali possono essere non solo abrogativi, ma anche consultivi (vincolanti o non vincolanti), cioè possono chiedere un parere su una questione ancora da decidere (l’abrogativo interviene invece su una decisione già presa, per eliminarla).
27) Chi è il difensore civico? che poteri ha?
Il difensore civico esiste a livello regionale, provinciale e comunale ed è una persona incaricata rispettivamente dal Consiglio regionale, provinciale e comunale a raccogliere le lamentele dei cittadini su abusi ed inefficienze della pubblica amministrazione per cercare di risolvere queste situazioni. Non ha poteri concreti di sostituzione o di sanzione, ma svolge un’opera di pressione, di sollecitazione nei confronti degli uffici affinché questi si adoperino per porre rimedio all’abuso o all’inefficienza.
28) Esiste un sistema di controlli sull’attività di Regioni ed enti locali?
Sì. esiste il controllo esterno di legittimità e di gestione della Corte dei conti sui bilanci consuntivi delle Regioni e degli enti localii. esistono poi vari controlli a livello interno svolti da appositi uffici sia per quanto riguarda la legittimità sia per quanto riguarda la gestione (es. collegio dei revisori contabili) sugli atti via via posti in essere. Esiste anche un controllo interno sui dirigenti (valutazione dell’operato dei dirigenti) e il cosiddetto controllo strategico (cioè di congruenza sugli obiettivi politici che ci si era proposti e quanto si è effettivamente fatto).
29) Quali sono le forme di partecipazione popolare che devono essere previste dagli Statuti regionali e degli enti locali?
Oltre al già visto Referendum (vedi domanda 26) e alla figura del difensore civico ( vedi domanda 27) Gli Statuti devono prevedere: il diritto del popolo di presentare petizioni. Esiste inoltre l’azione popolare prevista dall’art. 7 del TUEL per la quale ogni elettore si può sostituire al Comune o alla Provincia inerti per far valere in giudizio azioni e ricorsi che spetterebbero appunto al Comune e alla Provincia. Le spese sono a carico di chi promuove l’azione o il ricorso.
30) Cosa sono e quali sono gli enti autarchici?
Gli enti autarchici sono quelli dotati di autarchia cioè della possibilità di emanare atti amministrativi con lo stesso valore di quelli statali. In pratica è la possibilità di agire utilizzando poteri di supremazia nei confronti dei cittadini, per il perseguimento dell’interesse generale. Oltre alle Regioni e agli enti locali, ci sono vari altri enti NON territoriali dotati di questo potere: a livello locale Camere di Commercio, ASL; a livello nazionale INAIL, INPS, ecc.