lunedì 23 febbraio 2009

concorsi pubblici per educatori negli asilo nido

Con il diploma di operatore servizi sociali o Tecnico dei servizi sociali si può partecipare ai concorsi pubblici per educatori negli asilo nido.
Per avere un’idea delle prove da sostenere è possibile consultare (e provare a rispondere) i quiz somministrati al concorso al Comune di Roma, all’indirizzo internet:
http://www.mininterno.net/beginc.asp?idc=38
I quesiti di diritto sono quelli dal n.3501 al n.3976.

Per conoscere i concorsi che via via vengono indetti è possibile consultare il seguente indirizzo internet:
http://www.comune.prato.it/concorsi/

sabato 7 febbraio 2009

DOMANDE IV TSS SU REGIONI ED ENTI LOCALI CON RISPOSTE

1) Cos’è la Regione e quali poteri di autonomia possiede?
La Regione è un ente territoriale dotato di autonomia politica (cioè possibilità di decidere obiettivi da perseguire e mezzi per raggiungerli), autonomia statutaria (potere di scrivere il proprio Statuto) autonomia legislativa (potere di fare leggi nelle materie di propria competenza), autogoverno (cioè il fatto di essere governato da organi eletti dal popolo della regione stessa), autarchia (cioè la possibilità di emanare atti amministrativi con lo stesso valore di quelli statali), autonomia finanziaria (tributaria e di bilancio, cioè la possibilità di decidere come gestire le proprie entrate e le proprie spese), autonomia amministrativa (potere di scegliere in concreto come attuare le norme in pratica).in Italia ci sono 20 Regioni, di cui 5 a Statuto speciale.
2) Come è suddiviso il potere legislativo tra Stato e Regioni?
Il potere di fare leggi è così suddiviso in base all’art. 117 Cost.: lo Stato può legiferare solo in alcune materie espressamente riservate allo Stato stesso ed elencate all’art. 117 Cost. comma 2 Pur essendo poche, queste materie sono le più importanti (per esempio, rapporti civili, giustizia penale e civile, politica economica), quindi lo Stato conserva molto potere. Ci sono poi materie in cui possono fare leggi sia lo Stato sia le Regioni (per questo vengono dette “a legislazione concorrente”) anche queste materie sono espressamente elencate all’art. 117 comma 3. Infine le materie che non sono né tra quelle elencate dello Stato, né tra quelle elencate tra le materie concorrenti Stato – Regioni, sono di competenza esclusiva delle regioni (es. commercio): si tratta di materie dette “residuali” perché sono quelle che rimangono dopo aver tolto quelle di competenza statale e quelle a legislazione concorrente.
3) Quali sono le Regioni a Statuto speciale? In cosa sono diverse dalle altre Regioni?
Le Regioni a Statuto speciale sono 5: Sicilia, Sardegna, Trentito Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta. Rispetto alle altre regioni, queste 5 hanno maggiori poteri di autonomia specificati nei rispettivi Statuti che sono approvati con legge costituzionale statale perché derogano allo disciplina che la Costituzione detta per le altre regioni.
4) Cos’è lo Statuto regionale? E cosa sono gli Statuti degli enti locali? Sono fonti primarie o secondarie? Cosa comporta essere una fonte primaria oppure una fonte secondaria?
Lo Statuto regionale è un atto normativo di livello primario (cioè è sottoposto solo alla Costituzione) in cui sono disciplinati i principi e le regole fondamentali di funzionamento e organizzazione della Regione. Anche gli Statuti provinciali e comunali contengono le regole fondamentali di funzionamento e organizzazione rispettivamente di province e comuni, ma sono fonti secondarie, devono cioè rispettare anche le fonti primarie e non solo la Costituzione.
5) Che differenza c’è tra potere normativo e potere legislativo? Quali enti che conosci possiedono il primo e quali il secondo?
Il potere legislativo è il potere di fare leggi, cioè atti normativi di livello primario, sottoposte solo alla Costituzione: in Italia questo potere è posseduto solo da Stato e Regioni. Il potere normativo è invece quello di fare norme ed è posseduto da più enti: Stato, Regioni, ma anche Province, Comuni, ASL, Scuole ecc. anche questi enti, infatti, fanno norme (esempio regolamento scolastico) però si tratta di regolamenti e non di leggi, cioè fanno norme di livello secondario.
6) Cosa sono e quali autonomie hanno Comuni e Province? Quali caratteri specifici distinguono la Provincia dai Comuni?
Province e Comuni si somigliano: entrambi sono enti territoriali dotati di autonomia di indirizzo politico, autonomia statutaria, autonomia regolamentare, finanziaria, amministrativa, autogoverno e autarchia, ma la Provincia opera in un’area più vasta e con maggiori poteri di programmazione e coordinamento.
7) Cosa significa autonomia di indirizzo politico? Quali enti conosci che la possiedono?
Autonomia di indirizzo politico significa autonomia di scegliere gli obiettivi da perseguire e mezzi con cui raggiungerli: Regioni, Province, Comuni hanno autonomia di indirizzo politico, nel senso che, nelle materie di propria competenza possono fare scelte in parte diverse da quelle prese dallo Stato, anche se devono sempre comportarsi fra loro secondo il principio di leale collaborazione.
8) Cosa significa autarchia e cosa significa autogoverno? Quali organi che conosci li possiedono?
Autogoverno è il potere che Regioni, Province e Comuni hanno di essere governati da organi eletti dalla propria comunità di riferimento (infatti Presidente regionale, Presidente provinciale, Sindaco, Consiglio regionale, provinciale, comunale, Giunta regionale, provinciale, comunale sono scelti in modo diretto - Consiglio, Presidenti regionale e provinciale e Sindaco - o indiretto – Giunte - dalla popolazione regionale, provinciale, comunale); autarchia è la possibilità di emanare atti amministrativi con lo stesso valore di quelli statali: in pratica è la possibilità di operare su un piano di superiorità rispetto ai cittadini comuni: la possiedono Regioni, Province, Comuni, ma anche tanti altri enti pubblici esempio la scuola, l’università, la ASL ecc.
9) Quali sono i principali settori di intervento della Provincia e del Comune?
I principali settori di intervento della Provincia sono: tutela dell’ambiente e del paesaggio, gestione del territorio; sistema idrogeologico; beni culturali; sport; istruzione professionale; turismo, viabilità e trasporti provinciali. Quelli del Comune: servizi sociali, gestione del territorio dal punto di vista urbanistico ed edilizio, sviluppo economico (industria, artigianato, commercio e turismo); viabilità e trasporti locali.
10) Quali sono gli organi del Comune, come sono eletti e che funzioni hanno?
Gli organi del comune sono 3:
Sindaco, eletto a suffragio universale dal popolo del comune ogni 5 anni. Rappresenta il Comune è l’organo di vertice del potere esecutivo e dirige la politica comunale.
Giunta comunale: è l’organo esecutivo, formato dal Sindaco e da circa 10 persone nominate e revocate dal Sindaco stesso.
Consiglio comunale: è formato da consiglieri eletti a suffragio universale dal popolo del comune ogni 5 anni. Svolge funzioni di indirizzo politico, di approvazione dei regolamenti comunali (es. regolamento urbanistico) e di approvazione di progetti e programmi e del bilancio.
11) Quali sono gli organi della Provincia, come sono eletti e che funzioni hanno?
Gli organi della Provincia sono 3:
Presidente della Provincia, eletto a suffragio universale dal popolo della provincia ogni 5 anni. Rappresenta la Provincia; è l’organo di vertice del potere ’esecutivo e dirige la politica provinciale.
Giunta provinciale: è l’organo esecutivo, formato dal Presidente della Provincia e da circa 10 persone nominate e revocate dal Presidente della Provincia stesso.
Consiglio provinciale: è formato da consiglieri eletti a suffragio universale dal popolo della provincia ogni 5 anni. Svolge funzioni di indirizzo politico, di approvazione dei regolamenti provinciali e di approvazione di progetti e programmi e del bilancio.
12) Quali sono gli organi della Regione, come sono eletti e che funzioni hanno?
Gli organi della Regione sono 3:
Presidente della Regione, eletto a suffragio universale dal popolo del comune ogni 5 anni. Rappresenta la Regione; è l’organo di vertice del potere ’esecutivo e dirige la politica regionale.
Giunta provinciale: è l’organo che detiene il potere esecutivo, compreso il potere di fare REGOLAMENTI; è formato dal Presidente della Regione e da circa 10 – 15 persone nominate e revocate dal Presidente della Regione stesso. La Giunta ha l’iniziativa legislativa regionale (cioè propone al CONSIGLIO le leggi da approvare) e predispone il bilancio che dovrà poi però essere approvato dal Consiglio..
Consiglio regionale: è formato da consiglieri eletti a suffragio universale dal popolo della provincia ogni 5 anni. Svolge funzioni di indirizzo politico, di approvazione delle LEGGI regionali e di approvazione di progetti e programmi e del bilancio.
13) Cosa significa personalità giuridica e quali enti che conosci la possiedono?
La personalità giuridica è la caratteristica delle organizzazioni collettive e degli enti pubblici e privati di essere considerati soggetti del diritto, titolari di propri diritti e doveri. La “persona giuridica” è quindi un ente astratto (esempio La scuola, il Comune, lo Stato, una Associazione, ecc.) che agisce tramite persone fisiche che agiscono in suo nome e suo conto (es. Il Preside è un organo della persona giuridica scuola, il Sindaco un organo della persona giuridica Comune, il Presidente della Repubblica un organo della persona giuridica Stato ecc.)
14) Cosa significa che il Sindaco è in alcuni casi organo dello Stato? E quali sono i principali casi in cui il Sindaco è organo dello Stato?
In alcuni casi il Sindaco, che di solito agisce in nome e per conto del Comune, invece agisce in nome e per conto dello Stato. Si tratta dei seguenti casi:
Stato civile (es. celebrazione matrimoni)
Anagrafe (registri di nascita e di morte)
materia elettorale (es. certificati elettorali)
Leva militare
rilevazione dati statistici
ordine pubblico e sicurezza pubblica
15) Che differenza c’è tra Government e Governance?
Entrambe sono situazioni in cui più soggetti sono coinvolti in una decisione da prendere; la differenza è che in una situazione di Government uno dei soggetti può imporre la sua volontà, mentre in una situazione di Governance i soggetti sono tendenzialmente su un piano di parità e quindi devono negoziare per concordare una decisione condivisa.
16) Cosa sono e a cosa servono la Conferenza Stato – Regioni, la Conferenza Stato città - autonomie locali e la Conferenza Unificata?
Sono riunioni in cu si ritrovano per discutere e decidere su problemi che riguardano contemporaneamente più enti, rispettivamente il Presidente del Consiglio dei Ministri e i Presidenti delle Regioni (Conferenza Stato – Regioni) ; il Presidente del Consiglio dei Ministri e i rappresentanti dei Comuni e delle Province (Conferenza Stato – Città .- autonomie locali); ed infine il Presidente del Consiglio dei Ministri, i Presidenti delle Regioni e i rappresentanti dei Comuni e delle Province (Conferenza unificata).
17) Cosa si intende con principio di sussidiarietà verticale e orizzontale?
Si tratta di principi che regolano l’attribuzione delle funzioni amministrative: la sussidiarietà verticale è il principio in base al quale le funzioni amministrative devono essere assegnate alla competenza dell’ente più vicino ai cittadini, cioè il Comune; mentre la sussidiarietà orizzontale è il principio in base al quale Stato, Regioni ed enti locali devono favorire l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, cioè in pratica devono valorizzare l’esperienza ed il contributo di cooperative sociali, associali di volontariato ecc..
18) Cosa si intende con principio di adeguatezza e differenziazione?
Si tratta di principi ulteriori che regolano l’attribuzione delle funzioni e si combinano con quello di sussidiarietà. Il principio di adeguatezza è quel principio in base al quale le funzioni amministrative devono essere affidate all’ente più vicino ai cittadini in grado di svolgerle in modo adeguato, quindi se il Comune non è in grado sarà necessario attribuire le funzioni ad un altro ente, cercando però di allontanarsi il meno possibile dai cittadini.
Il principio di differenziazione è quel principio in base al quale le funzioni amministrative devono essere distribuite fra i vari livelli di governo tenendo conto delle specifiche situazioni demografiche, economiche, sociali: in pratica il principio conferma la possibilità che possano esistere situazioni differenziate in cui per esempio ad alcuni Comuni vengono attribuite certe funzioni ed ad altri Comuni le stesse funzioni NON sono invece attribuite.
19) Perché si dice che il principio di sussidiarietà combinato con quello di adeguatezza e differenziazione funziona come “un ascensore” tra livelli istituzionali?
Perché se un ente non è in grado di risolvere e gestire un problema, la competenza di quel problema sarà “trasportata” ad un altro ente più adeguato, cercando di allontanarsi dai cittadini solo quanto necessario.
20) Cosa si intende con principio di leale collaborazione?
E’ quel principio in base al quale gli enti pubblici coinvolti in una decisione devono cooperare tra loro per trovare una soluzione condivisa e più in generale devono rapportarsi tra loro in modo corretto e collaborativo.
21) In cosa consiste il potere sostitutivo del Governo di cui all’art. 120 Costituzione? In quali casi può essere utilizzato?
Anche se per l’art. 114 Cost. Comuni, Province, Regioni, Stato sono su un piano di parità, tuttavia la Costituzione riserva allo Stato dei poteri speciali a tutela della unitarietà dell’ordinamento e per far fronte a casi particolarmente gravi.
Infatti l’art. 120 Cost. prevede che Il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Province e dei Comuni nel caso di mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria oppure di pericolo grave per l'incolumità e la sicurezza pubblica, ovvero quando lo richiedono la tutela dell'unità giuridica o dell'unità economica e in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, prescindendo dai confini territoriali dei governi locali. “ Tutto ciò “nel rispetto del principio di sussidiarietà e del principio di leale collaborazione”.
22) Può lo Stato sciogliere i Consigli regionali, provinciali e comunali e revocare Presidenti di Regione, di Provincia e Sindaci?
Sì, ma solo, per i gravi motivi precisati dalla Costituzione (per le Regioni, vedi art. 126) o dalla legge (per Comuni e Province vedi art. 141 TUEL), fra cui, per esempio, gravi violazioni della Costituzione, gravi e persistenti violazioni di leggi, gravi motivi di ordine pubblico, impossibilità di funzionamento, infiltrazioni mafiose.
23) Chi è e cosa fa il Prefetto?
Il Prefetto è un organo STATALE, che opera in ogni provincia italiana. Ha importanti compiti in materia di ordine pubblico, sicurezza ed incolumità pubblica. Svolge anche funzioni di raccordo e di scambio reciproco di informazioni tra Stato e Comuni e Province. Il Prefetto del Capoluogo di Regione svolge funzioni di raccordo e scambio reciproco di informazioni anche tra Regione e Stato.
24) Che differenza c’è tra amministrazione diretta statale e indiretta statale?
L’Amministrazione diretta statale è quella svolta dagli organi dello Stato cioè dai soggetti che agiscono in nome e per conto dello Stato inteso Ente, cioè come persona giuridica (per. esempio il Presidente del Consiglio, il Prefetto ecc.). Poiché però, oltre allo Stato, esistono anche altri enti, dotati di una propria personalità giuridica, che perseguono gli interessi pubblici, come gli enti territoriali Regioni, Province e Comuni e come altri enti per esempio ASL, Camere di Commercio, Università, INPS, INAIL ecc. si dice che questi altri enti costituiscono l’amministrazione indiretta statale, perché, anche se autonomi, sono pur sempre stati creati dallo Stato stesso per perseguire meglio gli obiettivi generali.
25) Quali sono i principali organi di amministrazione diretta statale?
I principali organi di amministrazione diretta statale sono:
per l’amministrazione ATTIVA: il Governo, il Prefetto, Il Sindaco quando agisce come organo dello Stato;
per l’amministrazione CONSULTIVA: il Consiglio di Stato
per l’amministrazione di CONTROLLO: la Corte dei Conti
26) Cos’è il Referendum?
Il referendum è una consultazione popolare nella quale il popolo viene chiamato, NON ad eleggere i propri rappresentanti, ma a pronunciarsi direttamente con il voto, su una determinata questione scegliendo fra due possibili soluzioni opposte.
A livello nazionale è previsto dall’art. 75 Costituzione e può essere solo abrogativo cioè volto ad eliminare una norma esistente; esempio, nel 1974 gli italiani furono chiamati a decidere se abrogare o meno la legge del 1970 con la quale era stato introdotto in Italia il divorzio.
Il Referendum è uno strumento di democrazia popolare diretta perché il popolo viene chiamato ad esprimersi in modo diretto, senza intermediari.
Il Referendum esiste anche a livello regionale, comunale e provinciale, secondo quanto disposto dagli statuti comunali, provinciali, regionali. I Referendum regionali, provinciali, comunali possono essere non solo abrogativi, ma anche consultivi (vincolanti o non vincolanti), cioè possono chiedere un parere su una questione ancora da decidere (l’abrogativo interviene invece su una decisione già presa, per eliminarla).
27) Chi è il difensore civico? che poteri ha?
Il difensore civico esiste a livello regionale, provinciale e comunale ed è una persona incaricata rispettivamente dal Consiglio regionale, provinciale e comunale a raccogliere le lamentele dei cittadini su abusi ed inefficienze della pubblica amministrazione per cercare di risolvere queste situazioni. Non ha poteri concreti di sostituzione o di sanzione, ma svolge un’opera di pressione, di sollecitazione nei confronti degli uffici affinché questi si adoperino per porre rimedio all’abuso o all’inefficienza.
28) Esiste un sistema di controlli sull’attività di Regioni ed enti locali?
Sì. esiste il controllo esterno di legittimità e di gestione della Corte dei conti sui bilanci consuntivi delle Regioni e degli enti localii. esistono poi vari controlli a livello interno svolti da appositi uffici sia per quanto riguarda la legittimità sia per quanto riguarda la gestione (es. collegio dei revisori contabili) sugli atti via via posti in essere. Esiste anche un controllo interno sui dirigenti (valutazione dell’operato dei dirigenti) e il cosiddetto controllo strategico (cioè di congruenza sugli obiettivi politici che ci si era proposti e quanto si è effettivamente fatto).
29) Quali sono le forme di partecipazione popolare che devono essere previste dagli Statuti regionali e degli enti locali?
Oltre al già visto Referendum (vedi domanda 26) e alla figura del difensore civico ( vedi domanda 27) Gli Statuti devono prevedere: il diritto del popolo di presentare petizioni. Esiste inoltre l’azione popolare prevista dall’art. 7 del TUEL per la quale ogni elettore si può sostituire al Comune o alla Provincia inerti per far valere in giudizio azioni e ricorsi che spetterebbero appunto al Comune e alla Provincia. Le spese sono a carico di chi promuove l’azione o il ricorso.
30) Cosa sono e quali sono gli enti autarchici?
Gli enti autarchici sono quelli dotati di autarchia cioè della possibilità di emanare atti amministrativi con lo stesso valore di quelli statali. In pratica è la possibilità di agire utilizzando poteri di supremazia nei confronti dei cittadini, per il perseguimento dell’interesse generale. Oltre alle Regioni e agli enti locali, ci sono vari altri enti NON territoriali dotati di questo potere: a livello locale Camere di Commercio, ASL; a livello nazionale INAIL, INPS, ecc.

lunedì 26 gennaio 2009

PRINCIPI DI SUSSIDIARIETA’ (VERTICALE E ORIZZONTALE), ADEGUATEZZA, DIFFERENZIAZIONE

Secondo il principio di sussidiarietà verticale, affermato dall’art. 118 della Costituzione, le funzioni amministrative devono essere attribuite agli enti più prossimi ai cittadini (quindi, in linea di massima, i Comuni).
L'art. 118 prevede anche i principi di adeguatezza, differenziazione e sussidiarietà orizzontale.
Il principio di adeguatezza attenua la portata del principio di sussidiarietà verticale nel senso che precisa che l’attribuzione delle funzioni al livello istituzionale più vicino ai cittadini deve essere compatibile con le capacità operative del livello stesso: in pratica se per la sua natura più vasta il problema non può essere gestito a livello comunale, occorrerà individuare un livello più adeguato (per esempio provinciale) sempre cercando di allontanarsi solo il necessario dai cittadini (per es. se un problema non è affrontabile a livello comunale, si dovrà scegliere il livello provinciale e non quello regionale se il problema è risolvibile dalla Provincia).
Il principio di differenziazione tiene conto che le realtà possono essere diverse dal punto di vista delle risorse economiche e delle situazioni sociali e demografiche per cui certi problemi che alcuni enti possono risolvere, per altri enti, magari dello stesso livello istituzionale, possono risultare ingestibili e questo richiede delle soluzioni differenziate da caso a caso: in pratica si potrà decidere di affidare delle funzioni ai Comuni per esempio con più di 100.000 abitanti perché questi hanno più risorse, mentre ai Comuni più piccoli no ( e quelle funzioni saranno gestite a livello per esempio provinciale). Infine il principio di sussidiarietà orizzontale, detto anche di sussidiarietà sociale, prevede che Stato, Regioni ed enti locali debbano favorire l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale: in pratica dovranno essere valorizzate quelle forme di organizzazione spontanea della società civile per esempio associazioni di volontariato, Onlus, Cooperative sociali, per la gestione dei servizi da offrire alla cittadinanza.

mercoledì 21 gennaio 2009

DOMANDE PER INTERROGAZIONE SCRITTA IV BTSS 26 GENNAIO 2009

1) Che differenza c’è tra potere normativo e potere legislativo? Quali enti che conosci possiedono il primo e quali il secondo?
2) Cos’è la Provincia e quali poteri di autonomia possiede? Quali caratteri specifici la distinguono dai Comuni?
3) Cos’è il Comune e quali poteri di autonomia possiede?
4) Cosa si intende per autonomia statutaria? Quali enti che conosci la possiedono?
5) Quali sono gli elementi di analogia e quali di differenza tra Statuti degli enti locali e Statuti delle Regioni?
6) Cosa sono gli Statuti degli enti locali? Sono fonti primarie o secondarie? Cosa comporta essere una fonte primaria oppure una fonte secondaria?
7) Cosa significa autonomia di indirizzo politico? Quali enti conosci che la possiedono?
8) Cosa si intende con autogoverno? Quali organi che conosci lo possiedono?
9) Cosa si intende con autarchia? Quali organi che conosci la possiedono?
10) Quali sono i principali settori di intervento della Provincia?
11) Quali sono i principali settori di intervento del Comune?
12) Quali sono gli organi del Comune, come sono eletti e che funzioni hanno?
13) Quali sono gli organi della Provincia, come sono eletti e che funzioni hanno?
14) Cosa significa personalità giuridica e quali enti che conosci la possiedono?
15) Cosa significa che il Sindaco è in alcuni casi organo dello Stato?
16) Quali sono i principali casi in cui il Sindaco è organo dello Stato?
17) Cosa sono e a cosa servono la Conferenza Stato – Regioni, la Conferenza Stato città - autonomie locali e la Conferenza Unificata?
18) Chi è e cosa fa il Prefetto?
19) Che differenza c’è tra Governement e Governance?
20) Cosa sin intende con principio di sussidiarietà verticale e orizzontale?
21) Cosa si intende con principio di adeguatezza e differenziazione?
22) Perché si dice che il principio di sussidiarietà combinato con quello di adeguatezza e differenziazione funziona come “un ascensore” tra livelli istituzionali?
23) Cosa si intende con principio di leale collaborazione?
24) Quali sono i principali controlli sull’attività degli enti locali e da chi sono svolti?
25) Quali sono i principali casi in cui possono essere sciolti il consiglio comunale e il consiglio provinciale? E da chi vengono sciolti?
26) In cosa consiste il potere sostitutivo del Governo di cui all’art. 120 Costituzione? In quali casi può essere utilizzato?
27) Che differenza c’è tra amministrazione diretta e indiretta?
28) Quali sono i principali organi di amministrazione diretta?
29) Cosa sono gli enti autarchici diversi dagli enti locali? puoi fare qualche esempio?
30) Quali sono i principali istituti di partecipazione che gli enti locali devono prevedere nei loro Statuti?
31) Chi è il difensore civico? che poteri ha?

mercoledì 7 gennaio 2009

I NUOVI RAPPORTI TRA I DIVERSI LIVELLI DI GOVERNO TERRITORIALE

L’art. 114 della Costituzione italiana oggi recita:
"1.La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato.
2. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i princìpi fissati dalla Costituzione.
3. Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento.
Il testo precedente era : “La Repubblica si riparte in Regioni, Province e Comuni”.
Da articolazioni dello Stato ora quindi le Regioni e le Autonomie locali sono diventati enti territoriali con pari dignità con lo Stato stesso. Questo ha determinato una “rivoluzione” per la gestione dei rapporti tra i diversi livelli di governo, poiché non c’è più un vero e proprio ente superiore agli altri che possa imporre la propria volontà; la struttura è passata da essere gerarchica con gli enti ordinati secondo una scala di potere a una struttura a rete, in cui i diversi livelli istituzionali hanno la stessa dignità e sono su un piano di parità e si distinguono non per importanza, ma per le diverse competenze che possiedono in base alla Costituzione.
Si è dunque dovuti passare da un sistema di rapporti basato sul così detto “Government”, cioè un sistema in cui le scelte principali provengono dall’alto e poi sono attuate con più o meno limitata autonomia dagli altri livelli di governo, ad un sistema di rapporti basato sulla “Governance” dove tutti gli enti collaborano per quanto di competenza alla determinazione delle scelte che devono risultare come frutto di intese e accordi interistituzionali: in pratica Stato, Regioni, Province e Comuni devono dialogare per concordare regole condivise sulle materie che li riguardano contemporaneamente.
Per far questo occorrono delle sedi di confronto, perciò sono stati valorizzati alcuni strumenti che già esistevano e che hanno visto un forte potenziamento del loro ruolo, fra cui i più importanti sono i seguenti:
CONFERENZA STATO REGIONI
CONFERENZA STATO CITTA’ AUTONOMIE LOCALI
CONFERENZA UNIFICATA
PREFETTO DELLA PROVINCIA CAPOLUOGO DI REGIONE
PREFETTO DI OGNI PROVINCIA
Anche le singole Regioni devono prevedere (così è stabilito dall'art. 123 Cost.) nel loro Statuto una sede di confronto con i comuni e le province che esistono nel loro territorio: si tratta del Consiglio delle autonomie locali regionale.
Nonostante l'asserita parità tra i vari enti, lo Stato conserva degli speciali poteri a tutela della sicurezza nazionale e della unitarietà dell’ordinamento giuridico; infatti per l’art. 120 comma 2 Costituzione
“Il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Province e dei Comuni nel caso di mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria oppure di pericolo grave per l'incolumità e la sicurezza pubblica, ovvero quando lo richiedono la tutela dell'unità giuridica o dell'unità economica e in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, prescindendo dai confini territoriali dei governi locali. La legge definisce le procedure atte a garantire che i poteri sostitutivi siano esercitati nel rispetto del principio di sussidiarietà e del principio di leale collaborazione".

lunedì 5 gennaio 2009

LA PROVINCIA

La Provincia è un ente locale intermedio tra Comune e Regione, che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi, ne coordina e promuove lo sviluppo (artt. 3 e 19 del d.lgs. 267/2000).
Come il comune, anche la provincia è un ente dotato di autogoverno, autarchia, autonomia statutaria, normativa, organizzativa e amministrativa, impositiva e finanziaria per le cui definizioni si rimanda a quanto detto per il comune in precedenti post.
Per quanto riguarda la Provincia di Pistoia lo Statuto è reperibile sul sito web della provincia di Pistoia stessa.
Rispetto al comune però la provincia ha anche compiti di coordinamento e, in base all’art. 20 del TUEL (Testo Unico Enti Locali), di programmazione.
Nel perseguire quindi la cura e gli interessi della popolazione di cui è ente esponenziale, la provincia ha a disposizione quindi dei poteri qualitativamente diversi dal comune, nel senso che deve operare in modo da coordinare e programmare la propria azione su un’area vasta, con un’ottica quindi di più ampio respiro rispetto a quella comunale o anche intercomunale.
In quanto dotata della potestà di autogoverno la Provincia si amministra attraverso propri organi che sono organizzati e disciplinati dal TUEL in modo analogo a quelli comunali:
- il consiglio provinciale, con funzioni di indirizzo e di controllo politico- amministrativo, eletto direttamente dal corpo elettorale provinciale;
- la giunta provinciale, organo esecutivo cui è affidata una competenza in materia di amministrazione attiva generale e residuale, nominata dal Presidente della Provincia;
- il presidente della provincia, organo responsabile dell’amministrazione provinciale ed eletto a suffragio universale e diretto contestualmente all’elezione dell’organo consiliare.
In base all’art. 19 del TUEL, spettano alla provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale che riguardino vaste zone intercomunali o l'intero territorio provinciale nei seguenti settori:
a) difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzione delle calamità;
b) tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche;
c) valorizzazione dei beni culturali;
d) viabilità e trasporti;
e) protezione della flora e della fauna parchi e riserve naturali;
f) caccia e pesca nelle acque interne;
g) organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, rilevamento, disciplina e controllo degli scarichi delle acque e delle emissioni atmosferiche e sonore;
h) servizi sanitari, di igiene e profilassi pubblica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale;
i) compiti connessi alla istruzione secondaria di secondo grado ed artistica ed alla formazione professionale, compresa l'edilizia scolastica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale;
l) raccolta ed elaborazione dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali.
La Provincia, in collaborazione con i comuni e sulla base di programmi da essa proposti promuove e coordina attività, nonché realizza opere di rilevante interesse provinciale sia nel settore economico, produttivo, commerciale e turistico, sia in quello sociale, culturale e sportivo.
Inoltre, in base all’art. 20 TUEL, la Provincia ha importanti compiti di programmazione economica, territoriale ed ambientale, dovendo raccogliere e sistematizzare le proposte dei comuni, elaborare propri piani pluriennali, promuovere il coordinamento tra le attività programmatorie dei diversi comuni, il tutto nel rispetto dei piani regionali e della legislazione regionale e statale.
In questo senso va inteso il ruolo della provincia come ente intermedio tra regioni e comuni e per alcuni aspetti tra comuni e stato (anche se per questo è prevista l'apposita figura del Prefetto), cioè come ente deputato al raccordo e alla messa “in rete”delle scelte da attuare e delle azioni da compiere, in una logica di armonizzazione dei vari punti di vista e di messa a punto dell' articolazione degli interventi da realizzare tenendo conto della presenza di tutti i diversi livelli di governo del territorio.
Attualmente ci sono in Italia 107 province.
Tutte le Province italiane, escluse le Province autonome di Trento, Bolzano e Aosta, aderiscono all'Unione delle Province Italiane (UPI).
Le due province Trento e Bolzano godono di una autonomia particolare che consiste consiste nel potere di legiferare (vedi la legge costituzionale con cui è stato approvato lo statuto regionale del Trentino Alto Adige): mentre tutte le altre province italiane hanno mere funzioni amministrative, le province autonome di Trento e Bolzano hanno potere legislativo in molte materie normalmente di competenza statale o regionale.